Giunta al capolinea l’era degli opinion leader è iniziata quella degli influencer – giĂ da un bel po’, a dire il vero.
Un’evoluzione naturale quanto il percorso fatto dai mass media nel frattempo: secondo la teoria “Two Step Flow of Communication” le persone formerebbero le proprie idee partendo dall’influenza degli opinion leader, che a loro volta formerebbero le proprie dall’influenza dei mass media. Insomma, un gran casino di opinioni influenzate e influenze intestinali. Un messaggio che, di passaggio in passaggio, subisce naturalmente delle modifiche personali un po’ alla “telefono senza fili”, a maggior ragione visto che gli opinion leader non avevano un rapporto diretto con il pubblico, ma filtrato. Al contrario, oggi la massa ha la possibilità di avere uno scambio diretto e di interagire con gli influencer.
Ma chi sono questi influencer?
E chi si può definire tale?
Per evitare di pensarli come esseri mitologici, la Treccani traccia questo profilo:
–
Influencer
- m e f.
Personaggio di successo, popolare nei social network e in generale molto seguito dai media, che è in grado di influire sui comportamenti e sulle scelte di un determinato pubblico.
–Â
Di successo anche in soldoni – visto che l’ascesa economica degli ultimi anni è stata portentosa: Insider Intelligence ha diffuso la notizia che, per quanto riguarda il mercato globale, la cifra superata è di circa cento miliardi di dollari (ma l’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing ci va giĂą pesante e ha addirittura stimato un ordine di grandezza di un miliardo di euro solo per l’Italia).
Secondo una recente ricerca condotta da DeRev (societĂ di strategia e comunicazione digitale) negli ultimi tempi Facebook ha subito un vero e proprio tracollo, mentre Instagram, YouTube e Tik Tok sono ancora i terreni piĂą fertili, le piattaforme su cui si riesce a guadagnare di piĂą.
Se si analizzano i social, uno per uno, si notano delle belle differenze (e cifrette):
si passa dai 100- 300 euro a contenuto per i creator piĂą piccoli arrivando agli 8.000 euro dei macro influencer.
TIKTOK
le cifre non sono troppo distanti da quelle di Instagram: si parte dai 50 euro e si arriva fino a 7.000 euro.
Come scrivevamo poco fa, ultimamente si è registrato un calo vertiginoso: si parte addirittura da 0 arrivando a 1.500 euro max.
YOUTUBE
Si parte dai nano influencer con 500 e si arriva ai 20.000 euro per i macro influencer.
Per i vip (o celeb che dir si voglia) i compensi naturalmente si gonfiano ancora di piĂą, sfiorando vette altissime: fino a 5.000 euro a contenuto per Facebook, 75.000 euro (udite-udite) per Instagram e TikTok, oltre 80.000 per YouTube.
Niente male eh.
I settori che sembrerebbero trainare di piĂą il mercato sono Fashion&Beauty, Gaming, Travel e Lifestyle, Health&Fitness e lo Sport subito a seguire.
Una crescita sui social che è stata amplificata anche dagli altri mezzi di comunicazione, a partire dalla vecchia TV, che, ospitando gli influencer nei sui programmi e rendendoli protagonisti dei reality, ha contribuito a farne gonfiare i cachet. Vedi il Grande Fratello VIP – che possa perdonarci Orwelll por nuestra vida loca!!!
Eppure sembrerebbe – notiziona dell’ultima ora – che qualcosa stia cambiando, anche nelle vecchie dinamiche della tv spazzatura. Ebbene sì, Pier Silvio Berlusconi, Amministratore Delegato di Mediaset, durante la presentazione del palinsesto 2023-2024 ha manifestato a tutti la volontĂ di mantenere alcuni programmi, escludendo però dai partecipanti quei personaggi ritenuti troppo eccessivi, esagerati, sopra le righe… insomma, quelli trash. Dopo aver fatto un bel predicozzo agli autori, responsabili di essersi distratti un po’ troppo durante le scorse edizioni, ha steso una sorta di decalogo con le linee guida da seguire per la selezione dei nuovi concorrenti e nella Mediaset del futuro non ci sarĂ piĂą posto per i personaggi nati sui social e per chi ha un profilo OnlyFans. Andate in pace, amen.
In cima alla lista dei reietti compaiono, appunto, gli influencer, che non hanno preso bene questa esclusione, come la piccola Maria Sofia Federico che dovrĂ farsene una ragione.
D’altronde, come non comprenderli?
La visibilitĂ offerta da programmi tv per chi lavora sui social è importante, perchĂ© fa – da che mondo è mondo – crescere i numeri in maniera esponenziale (un esempio a caso: Mr. Rain durante Sanremo 2023 ha portato a casa un bel +273.500 follower, arrivando quasi a raddoppiare la sua fanbase) e i guadagni su post, reel, stories di conseguenza.
Insomma, staremo a vedere che succede.
Se da un lato si vocifera che gli influencer siano pronti ad organizzarsi in associazioni di categoria come “lavoratori culturali”, con un vero e proprio albo, dall’altro c’è anche chi sostiene che siano prossimi all’estinzione, pronti a fare la fine dei dinosauri, con un velociraptor di notorietĂ toccata e fuga. Quel che è certo è che stiano attraversando una “fase difficile”, di transizione, un po’ da crisi adolescenziale.
Vi lasciamo con una domanda amletica: faranno la fine dell’uccellino di Twitter e verranno rimpiazzati dagli influencer virtuali del Metaverso o sapranno mantenere alta la loro identità e il loro valore di esseri umani?
Vivo morto o X.